venerdì 27 novembre 2020

STEP #17: I brevetti

Il primo brevetto della storia risale all'antica Grecia e più precisamente nella città di Sibari, dove le nuove invenzioni erano incoraggiate garantendo un anno dei profitti dovuti ad esse al loro scopritore. In Italia il primo brevetto risale al 1421 quando Brunelleschi brevettò una chiatta, ma la prima legislazione europea risale 1474 quando il senato veneziano approvò uno statuto sui brevetti così che i loro prodotti fossero protetti durante il commercio.

Foto dello statuto veneziano sui brevetti

La groma era in uso presso gli antichi romani, quindi è di molto precedente alla creazione ufficiale dei brevetti. È possibile che al tempo esistesse qualche forma di normativa legata alla produzione delle grome, essendo uno strumento legato ad una professione di alto livello. Detto questo non sono stati ritrovati neanche documenti che spiegassero la forma della groma, che è stata ricostruita a partire da ritrovati archeologici. I principi della groma però sono stati conservati e utilizzati in strumenti sempre più evoluti, a partire dallo squadro agrimesorio fino al moderno telemetro e alla stazione totale.

Uno degli strumenti che sfrutta uno dei principi della groma è il grafometro o squadro grafometro, strumento inventato nel 1597 dal francese Philippe Danfrie. Sotto si può vedere il brevetto americano US18608A di J.M.Lilley del 1857. Il brevetto è composto di due pagine una presenta la descrizione dello strumento e le sue funzioni, l'altra presenta un disegno tecnico. Il grafometro in questione sfrutta due feritoie montate in verticale su un asta graduata girevole, questo permette, quardando attraverso le feritoie, di posizionare l'asta in modo che sia perpendicolare al punto osservato e quindi di calcolare le angolazioni.

Le due pagine del brevetto US18608A di J.M.Lilley

Fonti:

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