La gròma s. f. [dal lat. groma] era uno strumento agrimensorio,
costituito da due bracci uguali che si incrociavano perpendicolarmente tra loro e imperniati con un rostro su un’asta infissa nel terreno e portanti alle
estremità quattro fili a piombo.
Era usato dai Romani (forse fino al sec. 3° d. C.) per molteplici impieghi nella misurazione e suddivisione delle superfici topografiche.
La groma fu usata anche dopo l'età romana fino a quando venne sostituita da strumenti più perfezionati. I principi costruttivi e di misura si ritrovano ancora oggi alla base del funzionamento dei moderni squadri agrimensori, cilindrici e sferici.
Etimologia del nome
La parola groma deriva dal greco γνώμων, gnṓmōn, indicatore (dalla stessa origine deriva anche lo gnomone). Lo strumento sembra aver avuto origine in Mesopotamia. Nel IV secolo a.C fu importato dai Greci, passò agli Etruschi e successivamente il suo utilizzo passò ai Romani.
Italiano: groma
Inglese: groma, surveyor's cross.
Tedesco: groma
Spagnolo: groma, gruma
Francese: groma
Giapponese: グローマ測量
Russo: Грома
Etruschi: cranema, ferramentum
Fonti:
https://www.treccani.it/vocabolario/groma/
https://www.treccani.it/enciclopedia/groma/
http://www.quintilius.net/wp-content/uploads/2016/05/La-groma_download.pdf
https://www.teknoring.com/wikitecnica/storia-dell-urbanistica/groma/
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